La Polonia sta accogliendo il maggior numero di rifugiati e sta sostenendo la resistenza di Kiev come lotta comune contro Mosca.
Sono circa due milioni i profughi ucraini che sta accogliendo la confinante Polonia. Il numero più alto di tutti gli altri paesi che stanno ospitando i profughi che abbandonano il loro paese in guerra. Questo è dovuto anche alla connotazione geografica del confine con la Polonia. Mentre a sud con Slovacchia, Ungheria e Romania il percorso è ostacolato dai Monti Carpazi, la frontiera con la Polonia è in una distesa pianura che permette il traffico di civili. Qui c’è la Porta d’Europa, quella attraverso cui i civili ucraini sperano di trovare un’accoglienza e fuggire dalla guerra.
La polizia di frontiera polacca scrive che “dal 24 febbraio un totale di 1,89 milioni di persone hanno fatto accesso in Polonia dall’Ucraina”. La maggior parte delle persone arriva dal varco di Medyka, nel sud della Polonia. Da qui circa 174.597 i rifugiati ucraini arrivati invece in Germania dall’inizio della guerra. Per lo più si tratta di donne e bambini.
La guerra in Ucraina è di tutti i paesi est europei
Quello che è un paese conservatore considerato tra i governi più sovranisti in Europa come ha dimostrato la politica sui migranti prima di questa guerra, ora sta accogliendo il più alto numero di profughi. Eppure come scappano dalla guerra gli ucraini, scappano dalla guerra afgani e le altre persone che arrivano in Europa attraverso la anche la Polonia. Ma qui il governo polacco gioca una partita più importante, la sua è una sfida anche personale contro Mosca. Il presidente Kaczynski sostiene la resistenza di Zelensky e del popolo ucraino, soprattutto perché sono i loro “fratelli” e la battaglia per la propria supremazia e autodeterminazione contro il controllo di Mosca è la stessa.
L’obiettivo quindi è vincere la guerra e far uscire la Russia sconfitta da questo conflitto che lei stessa ha provocato infliggendo distruzione e morte di civili in sole tre settimane. La Polonia è pronta ad acquistare armi e missili dagli Stati Uniti per cederli all’Ucraina. Dopo l’incontro con il presidente Zelensky a Kiev ha insistito per l’invio di una forza di pace europea, una richiesta che non è realizzabile per un possibile conflitto aperto con l’Occidente. Ma la Polonia non si arrende e fornisce più di ventimila volontari alla causa e sta giocando un ruolo molto incisivo.